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La Box 13 di Romanzi.it dedicata a La Nuova Frontiera

La Nuova Frontiera, oggi la nostra ricerca editoriale non conosce più limiti geografici

30/10/2023
Reading time: 8 minuti
La Nuova Frontiera è una casa editrice indipendente di Roma il cui progetto editoriale si caratterizza per una peculiare vocazione all’esplorazione e alla scoperta di autori e letterature iberoamericane.

Intervista pubblicata su blurb! #13 – Luglio 2023

La Nuova Frontiera è una casa editrice indipendente, fondata a Roma più di vent’anni fa da Rodolfo e Lorenzo Ribaldi, padre e figlio. 

Il sogno del padre, che il figlio ovviamente avversava, era fare della neonata casa editrice un punto di riferimento per l’editoria nautica. Ovvero libri, manuali e carte nautiche, una delle sue passioni. 

Di questo lontano passato, che non ricorda più nessuno, sono rimaste pochissime tracce nel nostro catalogo ma tantissime e tangibili presenze nei nostri uffici. Siamo ancora pieni di carte nautiche. E non solo, c’è anche un curioso aneddoto che potete trovare a pagina 59 del libro di Valeria Luiselli Archivio dei bambini perduti.

Ma si può dire che in realtà ne è rimasta traccia anche nel nostro nome e nella nostra identità: una vocazione all’esplorazione e alla scoperta che caratterizza da sempre il nostro progetto editoriale. Quello che da subito volevamo fare era riannodare un antico legame tra il lettore italiano e le letterature iberoamericane proponendo, con costanza e coerenza, testi in traduzione che fossero innovativi, emozionanti e, soprattutto, che durassero nel tempo. Volevamo mappare territori inesplorati o rimasti ai margini, quelli di contaminazione e di frontiera: gli autori e le opere entrati definitivamente nel canone di quel continente ma ignorati dall’editoria italiana o finiti fuori catalogo.

Oggi la nostra ricerca, seppur ancora incentrata prevalentemente sull’area latinoamericana, non si esime più dall’esplorare anche altre culture – ma il fine ultimo rimane lo stesso. Citando ciò che Julio Ramon Ribeyro, uno dei nostri autori di riferimento, scriveva nel suo diario, si può dire che pubblichiamo libri “per creare, senza altro mezzo che le parole, qualcosa che sia bello e duraturo”. 

Nel nostro catalogo dialogano voci di tempi e sensibilità differenti. Da Sandra Cisneros alla grande scrittrice catalana Mercè Rodoreda. Da Jaume Cabré a Juan José Saer passando per i racconti fantastici di Felisberto Hernández e al noir sociale di Jorge Ibargüengoitia e Paco Ignacio Taibo II. Dai grandi narratori del nature writing nordamericano, Ron Rash e Richard Wagamese, alla fortunatissima nuova ola messicana: Jazmina Barrera, Guadalupe Nettel e Valeria Luiselli.

Ma siamo innanzitutto lettori, e ciò che vogliamo da un libro è sempre la stessa cosa: che ci stupisca, che ci porti dove mai avremmo pensato di andare, che ci lasci diversi da come eravamo prima di iniziare a leggere.

Il team della casa editrice La Nuova Frontiera
Il team della casa editrice La Nuova Frontiera

Approfondiamo la conoscenza de La Nuova Frontiera con l’editore Lorenzo Ribaldi

Aneddoti curiosi o simpatici relativi alla vostra esperienza di editori, a qualche romanzo o scrittore?

In Archivio dei bambini perduti di Valeria Luiselli, che racconta di un viaggio on the road sulle strade americane, i protagonisti scelgono di utilizzare esclusivamente mappe cartacee “a causa” nostra:

“Seguiamo una mappa. Nonostante quel che tutti ci hanno raccomandato, abbiamo deciso di non usare il gps. Ho un caro amico il cui padre ha lavorato infelicemente in una grande azienda fino a settant’anni e aveva messo da parte abbastanza per avviare una sua attività, seguendo la sua vera passione. Aprì una casa editrice, La Nuova Frontiera, che realizzò migliaia di stupende carte nautiche, pensate su misura con cura e amore per le navi che solcavano il Mediterraneo. Ma sei mesi dopo aver aperto la sua attività, venne inventato il gps. E fine della storia: una vita intera, andata. Quando il mio amico me la raccontò, gli giurai che non avrei mai usato un gps.”

In che modo vi sentite “diversi” dagli altri editori e cosa vi contraddistingue nel panorama editoriale?

Ci caratterizza sicuramente la costante ricerca di titoli di qualità, l’esplorazione di territori meno battuti, un’attenzione quasi maniacale alle traduzioni e alla cura editoriale, il rifiuto cocciuto di ogni stereotipo culturale e la predilezione per la contaminazione letteraria.

Parallelamente a questo, cerchiamo di mantenere sempre un dialogo vivo con i nostri lettori e vorremmo che l’effetto dei nostri libri fosse simile a quello di un viaggio: uscire dalla zona di comfort, vedere le cose da una prospettiva diversa, nuova, fresca, inedita; approdare a nuovi porti.

Come vedete il futuro dell’editoria e, in particolare, degli editori indipendenti? E il vostro futuro?

Siamo positivi e andiamo controcorrente rispetto a quello che si sente spesso dire sullo stato dell’editoria, perché ci capita di vedere sempre più di frequente una realtà diversa, un ritorno della lettura sia come esperienza intima che di condivisione. Abbiamo lettori – soprattutto lettrici in realtà – giovanissimi, estremamente attenti e partecipi e questo ci fa ben sperare.

I tre romanzi della Box 13 dedicata a La Nuova Frontiera (raccontati dall’editore)

I tre romanzi selezionati per la Box 13 sono rappresentativi delle tre anime del catalogo de La Nuova Frontiera: quella classica, quella innovativa e quella naturalistica.

La terra d’ombra – Ron Rash

Ron Rash è un maestro indiscusso della letteratura del Sud degli Stati Uniti, con tutto il suo immenso portato di atmosfere, influenze e legami profondissimi con il territorio. In particolare, ne La terra d’ombra sono ben evidenti tre caratteristiche peculiari di questo autore: lo sviluppo della trama a partire da una singola immagine vivida, in questo caso “una giovane donna che scosta le foglie di un rododendro e scorge un uomo, intento a suonare un flauto d’argento”; la centralità del paesaggio, non mero sfondo, ma elemento chiave che condiziona le sorti dei personaggi e la loro percezione della realtà, e il ricorso ad alcuni topoi della favola nera inseriti nel contesto storico del secolo scorso.

È un romanzo struggente, altamente immersivo: mentre leggiamo siamo trascinati nella terra d’ombra e nella magnificenza di una natura abbagliante insieme ai protagonisti. Condividiamo le loro speranze, seguendo il precipitare degli eventi fino allo sconvolgente finale. E poi, una volta chiuso il libro, non ci dimenticheremo mai di loro, perché sono personaggi che entrano sottopelle e non ci lasciano più.

Il corpo in cui sono nata – Guadalupe Nettel

Il secondo romanzo che vi proponiamo è Il corpo in cui sono nata di Guadalupe Nettel, voce di spicco del nuovo panorama letterario messicano e scrittrice amatissima dai nostri lettori. È un libro intenso, di iniziazione alla vita e alla letteratura, che racconta il percorso verso l’accettazione di sé di una bambina che a causa di un difetto all’occhio vede il mondo da una prospettiva particolare, tutta sua.

La seguiamo nel suo universo di suoni nitidi e immagini sbiadite, dall’infanzia all’adolescenza. Sullo sfondo, la scuola Montessori, le comuni, i figli degli esuli politici, i Mondiali dell’86, Kafka, Garcia Márquez e Almodóvar. Una curiosità: il titolo di questo romanzo si ispira a una poesia di Allen Ginsberg, Song, che troviamo in esergo.

Le nuvole – Juan José Saer

Chiudiamo la triade con Juan José Saer, un autore-mondo, cangiante e inafferrabile, per certi versi un’intera letteratura nel suo sperimentare continuo con i generi. Quando ci chiedono da quale libro partire per iniziare a scoprire questo caposaldo della letteratura del ‘900, consigliamo quello che secondo noi è una porta d’accesso privilegiata all’universo saeriano: Le nuvole – l’epico viaggio attraverso la pampa argentina di una carovana di pazzi – perché oltre alla presenza costante di una sottile ironia che lo rende estremamente godibile, convoglia anche due temi centrali per Saer: l’esilio e il binomio realtà/allucinazione.

Inoltre Saer è forse l’autore che meglio rappresenta il lavoro di ricerca e repêchage svolto in questi vent’anni: uno scrittore di grandissimo talento, che ama sperimentare ma che è sempre rimasto al margine di un certo canone delle letterature latinoamericane, soprattutto se questo canone era deciso dall’Europa.

Perché scegliere questo Editore…

Abbiamo chiesto alla libreria Il pensiero meridiano di Tropea (VV) di spiegarci perché valga la pena approfondire la conoscenza della casa editrice La Nuova Frontiera.

Negli anni, La Nuova Frontiera è stato per me quell’editore da scoprire con attenzione, per eleganza delle scelte e profondità del catalogo. Tra le proposte per adulti e quelle per ragazzi, spesso arrivava un libro capace di rivoluzionare la vita della libreria, un testo che per prosa e temi mi faceva pensare ad attività e a percorsi da creare. Penso soprattutto a La figlia unica che ha inaugurato il gruppo di lettura on line della libreria e a Il corpo in cui sono nata che ci ha regalato uno splendido incontro digitale con Guadalupe Nettel.

Ma se devo pensare a un libro che riassuma tutto il lavoro di ricerca e cura della casa editrice, mi viene in mente Archivio dei bambini perduti di Valeria Luiselli, un romanzo ambizioso, capace di esplorare temi politici e personali, facendone un libro profondamente letterario: la summa di tutto il lavoro certosino che questa casa editrice ci regala, ormai da tanti anni, e con cui ci racconta un mondo sempre più complesso.

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Nicola Piccoli

Appassionato di narrativa, soprattutto americana, saggi storici, cinema, musica e sport. Tra i miei scrittori preferiti Hemingway, Steinbeck, Fante, Carver, Vonnegut, Capote, Ellroy, Richler. Sono cofondatore di Romanzi.it in cui mi occupo di comunicazione e ufficio stampa.

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