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Il meglio dell’editoria indipendente

Iperborea casa editrice protagonista della Box 09 di Romanzi.it

Iperborea, nessuno fa libri alti, magri e slanciati come i nostri!

25/10/2023
Reading time: 9 minuti
Iperborea è una casa editrice indipendente fondata da Emilia Lodigiani nel 1987 per far conoscere la letteratura dell’area nord-europea in Italia. Primi a esplorarla in maniera sistematica, si caratterizzano per una produzione di altissima qualità, che spazia dai classici e premi Nobel, inediti o riproposti in nuove traduzioni, alle voci di punta della narrativa contemporanea.

Intervista pubblicata su blurb! #09 – Novembre 2022

Iperborea è una casa editrice indipendente fondata da Emilia Lodigiani nel 1987 per far conoscere la letteratura dell’area nord-europea in Italia. Primi a esplorarla in maniera sistematica, si è potuto farlo con vasta libertà di scelta e una produzione di altissima qualità, che spazia dai classici e premi Nobel, inediti o riproposti in nuove traduzioni, alle voci di punta della narrativa contemporanea.

Oltre ai paesi scandinavi (Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia), Iperborea pubblica letteratura baltica, nederlandese, canadese, islandese (incluse le antiche saghe medioevali), una collana di narrativa per l’infanzia (I Miniborei) e una serie dedicata alle strisce dei Mumin di Tove Jansson.

Nel 2018 lancia la serie The Passenger, un libro-magazine che raccoglie inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un paese o una città (non solo del Nord Europa) e dei loro abitanti. Dal 2020 The Passenger è tradotto anche in inglese, pubblicato e distribuito in tutto il mondo in coedizione con Europa Editions.

Nel 2021 è arrivata la serie Cose spiegate bene in collaborazione con il Post: ogni numero è dedicato all’approfondimento di un tema, attraverso articoli, infografiche e illustrazioni originali.

Inoltre, dal 2015, Iperborea organizza a Milano e in varie città d’Italia il festival I Boreali – Nordic Festival, dedicato alla cultura nordica. Tra le caratteristiche peculiari di Iperborea c’è il formato dei suoi libri, stretto e lungo (10×20), amato e a volte odiato, ma comunque ormai iconico.

Lo staff della casa editrice Iperborea
Lo staff della casa editrice Iperborea

Scopriamo di più sulla casa editrice Iperborea dialogando con l’editore Pietro Biancardi.

Come selezionate gli autori e i romanzi? Cosa valutate in particolare di un testo?

Per gli autori contemporanei valutiamo le proposte di agenti ed editori nordici, per i classici ci confrontiamo con i nostri traduttori più fidati: in particolare cerchiamo libri che allarghino i nostri orizzonti, che esplorino i confini dell’etica, che raccontino storie fuori dal comune, di vite e situazioni straordinarie. Poco importa il genere letterario – romanzi, racconti, saggi letterari, racconti di viaggio (e da un paio d’anni anche raccolte di poesia) – quello che conta è la qualità della scrittura, e per valutare l’originalità di una voce bastano poche pagine.

Aneddoti curiosi o simpatici relativi alla vostra esperienza di editori, a qualche romanzo o scrittore?

Un aneddoto. Nei primi anni 2000 Arto Paasilinna aveva detto a Emilia Lodigiani che stava scrivendo un romanzo in cui per la protagonista si era totalmente ispirato a lei. Emilia Lodigiani era rimasta lusingata dalla notizia e non vedeva l’ora di poter avere tra le mani il libro. Alla fine venne fuori che quel romanzo era Emilia l’elefante (pubblicato poi da Iperborea nel 2018) e che la sua protagonista era appunto un elefante, la pachidermica stella di un circo finlandese. Emilia Lodigiani ci rimase un po’ male, mentre leggeva il libro davvero non capiva l’accostamento, ma poi arrivata all’ultima scena fu felice di aver fatto da modello per Emilia l’elefante.

In che modo vi sentite “diversi” dagli altri editori e cosa vi contraddistingue nel panorama editoriale?

Nessuno fa libri alti, magri e slanciati come i nostri.

Come comunicate e mantenete le relazioni con i lettori (fiere, eventi, social media, e-commerce)?

Fiere e festival sono i nostri preferiti: niente è paragonabile all’incontro faccia a faccia, anche con i nostri autori, che vivono quasi tutti all’estero. Anzi, ci piacciono talmente tanto che abbiamo deciso di organizzarne uno noi: I Boreali – Nordic Festival, un’edizione milanese, e altre due o tre itineranti. Detto questo siamo attivi anche online su diversi social network e piattaforme digitali: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e TikTok.

Vi appoggiate a studi/consulenti esterni per alcune fasi della vostra produzione/promozione?

Preferiamo portare avanti tutto il lavoro internamente.

Avete un rapporto diretto con le librerie o vi appoggiate a un distributore?

Lavoriamo da sempre (1987) con lo stesso distributore, ALI e la sua rete promozionale.

Come vedete il futuro dell’editoria e, in particolare, degli editori indipendenti? E il vostro futuro?

Forse la forma dei libri cambierà (anche se per ora non sembrerebbe), ma il piacere della lettura di grandi storie non passerà mai.

I tre romanzi della Box 09 dedicata a Iperborea (raccontati dall’editore)

Abbiamo chiesto a Pietro Biancardi di raccontarci qualcosa in più dei tre romanzi selezionati per la Box 09 dedicata alla casa editrice Iperborea che abbiamo chiamato La Nordica.

Piovevano uccelli – Jocelyne Saucier
Per spiegare in che modo i tre romanzi selezionati ci rappresentano partiamo da quello che potrebbe sembrare il meno rappresentativo: Piovevano uccelli di Jocelyne Saucier, il primo libro canadese della storia di Iperborea, quello con cui ci siamo allontanati dal nostro terreno d’elezione, la letteratura del Nord Europa. Questo romanzo di lingua francese ha però moltissimo in comune con la letteratura scandinava che ci interessa: l’ambientazione, le radici locali, un’idea di grande Nord fatto di spazi immensi ed esplorazioni, l’attenzione per la natura, gli animali e l’ecologismo, le istanze etiche e sociali, la capacità di raccontare narrativamente qualcosa di forte, vero e profondamente umano. Sono queste le caratteristiche che Iperborea cerca sempre nei libri che decide di pubblicare, e che ritroviamo dunque anche in Cucinare un orso di Mikael Niemi e Norwegian blues di Levi Henriksen.

Entrando più nello specifico dei singoli titoli, Piovevano uccelli (bestseller internazionale con più di 350 mila copie vendute) merita di essere letto perché è un romanzo speciale e luminoso, delicato e godibilissimo anche se affronta questioni di peso. Racconta di tre ottantenni che hanno scelto di vivere gli ultimi anni della loro vita a modo loro, quasi senza contatti con la società, ciascuno nella propria capanna di legno nel folto della foresta canadese dell’Ontario settentrionale. Fino a quando due donne non arrivano a scompaginare i loro piani… Questo libro è una sorprendente meditazione sulla libertà, l’amicizia e l’amore, la vecchiaia e l’autodeterminazione.

Cucinare un orso – Mikael Niemi
È un capolavoro di uno dei più grandi autori svedesi contemporanei, Mikael Niemi, noto soprattutto per Musica rock da Vittula (bestseller da 700mila copie vendute). È un romanzo che riporta l’autore alle sue origini lapponi e con atmosfere da Nome della rosa fa rivivere un personaggio realmente esistito che a metà Ottocento aveva cercato di dare voce e riscatto alla bistrattata minoranza sami. Con la scrittura audace e ingegnosa che lo contraddistingue, capace di intessere poesia e humour tagliente, in questo libro Mikael Niemi costruisce un giallo storico appassionante e visionario e s’interroga sulle grandi questioni della vita, calandoci nel cuore di una piccola comunità ferita da grandi eventi ai margini artici del mondo.

Norwegian blues – Levi Henriksen
Con questo terzo libro invitiamo i lettori a esplorare la vena più leggera che attraversa tutto il catalogo Iperborea, e che si fa più marcata negli umoristi come Arto Paasilinna, Kari Hotakainen, Erlend Loe. In questo romanzo Levi Henriksen, che oltre a essere uno scrittore è anche un musicista rock molto popolare in Norvegia, racconta la storia di un discografico quarantenne in crisi, deluso dai successi preconfezionati imposti dal mercato, che reduce dall’ennesima sbornia si ritrova per caso in una chiesa di campagna dove viene folgorato dal canto di tre fratelli ottuagenari. Verrà fuori che il trio ha alle spalle un incredibile passato americano… Norwegian blues è un romanzo on the road, un viaggio attraverso la musica dell’ultimo secolo, un libro eccentrico e dolceamaro che commuove, diverte e fa riflettere sulla magia della musica e sull’imprevedibilità della vita.

Ho scelto questo libro perché…

Abbiamo chiesto a due esperte libraie di spiegarci perché hanno selezionato questi romanzi per la Box 09 di Romanzi.it dedicata a Iperborea.

Libreria Hartliebs Bucher – Vienna
Silvia Chiarini su PIOVEVANO UCCELLI

Consiglio Piovevano uccelli di Jocelyne Saucier perché l’autrice in questo libro riesce, con una sola storia raccontata con grande sensibilità, a toccare temi fondamentali: cosa ci serve davvero per vivere e cosa no? Come si può riconquistare la libertà di vivere la nostra vecchiaia con consapevolezza? E l’amore è davvero qualcosa riservato all’esuberanza della giovinezza?

Libreria Bookstorie – Roma
Chiara Calò su CUCINARE UN ORSO

Consiglio Cucinare un orso di Mikael Niemi perché è il suo libro più affascinante e complesso. Quello in cui, secondo me, emerge meglio la sua naturale capacità di coniugare storia e mistero, realtà e immaginazione. Un libro in cui si racconta con estrema naturalezza la tensione spirituale che vive in ogni creatura, non solo umana, e al tempo stesso fino a che punto è possibile nascondere o mistificare l’orrore. Lo scenario in cui tutto avviene è la Svezia di metà ‘800, un mondo molto lontano dall’immaginario della maggior parte di noi. Questo costituisce un ulteriore elemento di fascino, insieme allo sforzo richiesto al lettore di entrare in un altro mondo anche solo attraverso i nomi di persone e luoghi. Un libro oscuro e luminoso, perfetto per il lungo buio invernale. Un libro che riscalda, paradossalmente, il cuore di ogni lettore curioso e temerario.

Libreria Bookstorie – Roma
Chiara Calò su NORWEGIAN BLUES

Norwegian Blues l’ho invece scelto perchè è un libro che considero “esemplare” per comprendere il progetto editoriale di Iperborea. In questa storia, leggerissima e trascinante, il protagonista è un discografico norvegese disposto a rimettere in discussione tutto della sua sgangherata quotidianità per scoprire il segreto di tre voci che ha ascoltato per caso e che lo hanno inaspettatamente affascinato. Questa idea che si possa lasciare tutto per seguire un istinto che solo la bellezza sa risvegliare è molto ricorrente in tante narrazioni che ci arrivano dai paesi del nord. 
Jim comincia un vero e proprio corteggiamento nei confronti di questi tre fratelli che hanno conosciuto, in altri anni, anche una loro notorietà, rivelando al lettore che è necessario scommettere sul fascino di coloro che non conosciamo ma che, visti da vicino, diventano scrigni di storie preziosissime e a tratti difficili, degne di essere raccontate solo per chi le sa ascoltare.

La collaborazione tra Iperborea e Romanzi.it per l’abbonamento a The Passenger

Nel mese di giugno 2023, in occasione dell’uscita del venticinquesimo numero di The Passenger dedicato al Mediterraneo e per festeggiare i primi cinque anni di questa collana di grande successo, è stato lanciato in collaborazione tra Iperborea e Romanzi.it il nuovo abbonamento al magazine.

Un’opportunità unica, in esclusiva sul sito di Romanzi.it, per quanti amano esplorare il mondo con gli splendidi reportage letterari, saggi narrativi e servizi fotografici di The Passenger.

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Nicola Piccoli

Appassionato di narrativa, soprattutto americana, saggi storici, cinema, musica e sport. Tra i miei scrittori preferiti Hemingway, Steinbeck, Fante, Carver, Vonnegut, Capote, Ellroy, Richler. Sono cofondatore di Romanzi.it in cui mi occupo di comunicazione e ufficio stampa.

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