Blurb

Il meglio dell’editoria indipendente

Recensione del romanzo I Mandible di Lionel Shriver

I Mandible. Una famiglia, 2029-2047, di Lionel Shriver

01/11/2023
Reading time: 5 minuti
Recensione del romanzo "I Mandible" di Lionel Shriver, una distopica cronaca familiare sullo sfondo del collasso finanziario dell'America.

Una cronaca familiare tra satira e distopia in un futuro non troppo lontano

Una satira brillante

Non sono molti i libri che riescono a “bloccarmi”, dove devo effettivamente fare uno sforzo per portare a compimento la lettura, non tanto perché magari non siano di mio gusto, ma più per l’effettiva difficoltà dei temi trattati.

Il romanzo I Mandible, di Lionel Shriver, contenuto nella Box 14 di Romanzi.it dedicata alla casa editrice 66thand2nd, mi ha messa in difficoltà sotto diversi punti di vista, salvo poi catturarmi con la geniale satira che fa da colonna portante dell’intero romanzo, e con la brillante narrazione che è propria di un’autrice come Shriver.

Vi presento i Mandible

I Mandible è una cronaca familiare ambientata nel 2029 prima e nel 2047 poi, in un futuro talmente vicino da sembrarci anche fin troppo tangibile e reale, angosciante come Il racconto dell’ancella, dove possiamo vedere nel nostro presente i possibili avvenimenti che potrebbero portarci ad un mondo come quello che stiamo leggendo.

La famiglia dei Mandible, fondata dal ricco nonno Douglas Mandible, comprende oltre a lui e alla seconda moglie Luella, affetta da demenza, i figli Carter, l’eterno erede che mira al patrimonio di famiglia, ed Enola, detta Nellie, scrittrice irascibile e giramondo, che nonostante entri in scena soltanto nell’ultimo terzo del romanzo rimane un personaggio memorabile e vivace, che si contrappone al fratello decisamente più scialbo.

Ci sono poi i figli di Carter: Jarred, che vive isolato dopo essere stato colto dall’ansia per la fine del mondo, Avery, la terapeuta, che cerca con fatica di mantenere il proprio tenore di vita più agiato rispetto a quello della sorella Florence, una donna istruita che svolge lavori umili nonostante la sua educazione, residente a New York con il figlio adolescente Willing, un giovane genio dell’economia finanziaria, e il fidanzato Esteban.

Lo sfondo distopico

Sullo sfondo, troviamo il totale collasso finanziario dell’America, un angosciante evento attraverso il quale la Shriver ci accompagna tenendoci per mano e raccontandoci ogni dettaglio, anziché lasciare il fatto come un vago sfondo muto.

Questo rende il primo terzo del romanzo più un prologo saggistico che un inizio avvincente, piuttosto ostico se non si masticano nozioni di economia e finanza, e che rischia di far abbandonare la lettura a chi, come me, nel tempo libero non segue con particolare interesse le oscillazioni del mercato mondiale e della Borsa.

Il tracollo finanziario degli Stati Uniti è l'inizio della fine nel romanzo I Mandible per i componenti dell'omonima famiglia.
Il tracollo finanziario degli Stati Uniti è l’inizio della fine nel romanzo I Mandible per i componenti dell’omonima famiglia

Il buono dei Mandible

Tra tutti i personaggi, Willing e Florence risaltano sicuramente come i più amabili, anche se forse parlare di personaggi amabili in un romanzo familiare dove tutti, in un modo o nell’altro, sono terribili è un’esagerazione.

Nonostante ciò, Florence è una donna intelligente che cerca di fare del suo meglio per il figlio con le sue limitate risorse, mentre Willing è il personaggio che aspettavo in ogni scena, con le sue osservazioni acute e le sue intuizioni, quasi una Cassandra che assiste impotente alla catastrofe della propria famiglia.

Anche Nellie è un personaggio interessante, evidente self-insert dell’autrice, e avrei letto volentieri di più su di lei; purtroppo è entrata in scena molto più tardi rispetto ai suoi familiari, e non riesce a riscattare il nome dei Mandible agli occhi dei lettori, che rimangono una famiglia piuttosto tossica e che sicuramente non vorremmo come vicina di casa.

L’ansia per la fine del mondo

L’azione nella prima parte de I Mandible è piuttosto frammentata e serve più a farci conoscere i personaggi e le loro reazioni di fronte a un avvenimento destinato a cambiare completamente le loro vite. Nel frattempo ci dipinge lo sfondo delle catastrofi accadute precedentemente che hanno portato a questo collasso, aggiungendo all’angoscia che viviamo attraverso i personaggi per quello che sta accadendo nel loro presente un senso di inquietudine per i nostri tempi reali e concreti, come se un profeta ci stesse avvisando di cosa potrebbe accadere se non cambiamo subito rotta.

La critica

Lionel Shriver fa un ottimo lavoro con i suoi commenti sociali, puntando qui alla narrativa speculativa sul prossimo futuro e prendendo come argomento l’economia mondiale.

Il futuro immaginario di Shriver è pieno di possibilità interessanti e divertenti (come Putin che è ancora al potere come dittatore della Russia), che mi hanno aiutata a riprendermi dalla pesantezza dell’inizio del romanzo.

La satira feroce dell’autrice è sicuramente l’aspetto che ho più apprezzato ne I Mandible: riesce a creare un futuro altamente plausibile, inserendo critiche a quello che è il nostro presente, come pochi scrittori riescono a fare, perché con la satira e la sua alta componente emotiva c’è sempre il rischio di andare troppo oltre e risultare moralisti o pedanti.

Un ritratto fedele

Tutto sommato, il romanzo I Mandible è un’opera riuscitissima a metà tra una saga familiare e un romanzo distopico, che riesce a far interagire fra loro le critiche alla società odierna e le dinamiche disfunzionali di una famiglia che sì, senza dubbio risulta tossica e tremenda, ma che a ben osservare ci risulta meno estranea di quanto vorremmo.

Dopo tutto, per citare un altro autore che ha raccontato di dinamiche familiari più di un secolo fa, non è forse vero che “Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”?

Avatar photo
Arianna Trevisan

Mi presento: sono Arianna, traduttrice per titolo di studi e accanita lettrice per passione. La lettura è per me molto più che uno svago o qualcosa da fare per rilassarmi: sono sempre stata una sognatrice, che nei mondi di carta e inchiostro si perderebbe per non uscirne più, e leggere per me è come respirare, l’unica costante passione della mia vita che mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *