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Il meglio dell’editoria indipendente

Edizioni Black Coffee romanzi americani

Edizioni Black Coffee non accarezza il lettore ma lo stimola ad aprire gli occhi e riflettere

26/10/2023
Reading time: 9 minuti
Edizioni Black Coffee è una casa editrice indipendente specializzata in letteratura nordamericana contemporanea. Nasce dal progetto di due traduttori, Leonardo Taiuti e Sara Reggiani, e privilegia autori emergenti e voci fuori dal coro con incursioni in classici mai arrivati in Italia.

Intervista pubblicata su blurb! #10 – Gennaio 2023

Edizioni Black Coffee è una casa editrice indipendente specializzata in letteratura nordamericana contemporanea. Nasce dal progetto di due traduttori, Leonardo Taiuti e Sara Reggiani, e privilegia autori emergenti e voci fuori dal coro con incursioni in classici mai arrivati in Italia.

Il loro catalogo ospita libri di narrativa, saggistica e poesia, e la rivista letteraria Freeman’s di cui Black Coffee è l’editore italiano. L’obiettivo della ricerca svolta dalla casa editrice è tratteggiare un ritratto autentico del panorama editoriale nordamericano odierno e scardinare vecchi stereotipi legati all’immaginario di questo Paese sostituendoli con figure e narrazioni più reali e complesse.

A questo scopo Edizioni Black Coffee propone due collane di saggistica, This Land e Americana, che sondano rispettivamente il rapporto del soggetto americano col suo iconico paesaggio, e le tematiche sociali più pressanti dell’America di oggi attraverso la voce di chi certi problemi li vive sulla pelle.

La collana di narrativa invece ospita perlopiù sguardi originali pubblicati in patria dalle case editrici indipendenti più interessanti e testi classici altrettanto particolari ancora inediti in Italia. Inoltre Black Coffee seleziona ogni anno sei poeti americani contemporanei e riunisce una selezione dei loro componimenti migliori in una piccola antologia concepita per avvicinare anche i lettori più giovani a una forma letteraria che sta vivendo in America un momento particolarmente felice.

Dopo soli sei anni Edizioni Black Coffee ha conquistato un nutrito pubblico di lettori affezionati e il plauso della critica per la qualità delle sue pubblicazioni e traduzioni, perlopiù curate personalmente dagli stessi fondatori della casa editrice.

Federica Principi, Sara Reggiani e Leonardo Taiuti di Edizioni Black Coffee
Federica Principi, Sara Reggiani e Leonardo Taiuti – Edizioni Black Coffee

Incontriamo i due fondatori di Edizioni Black Coffee, Sara Reggiani e Leonardo Taiuti.

Come selezionate gli autori e i romanzi? Cosa valutate in particolare di un testo?

Da traduttori e scout siamo abituati a un lavoro di ricerca intenso sulle riviste letterarie che sono una fucina di nuovi talenti ancora sconosciuti in Italia. Alla ricerca affianchiamo i viaggi sul campo e parliamo con i lettori e gli autori che incontriamo, il modo migliore per riportare a casa opere che valgano davvero la pena di essere lette per capire l’America. Di un testo valutiamo la maturità compositiva, l’originalità dello sguardo e il valore che all’opera è stato riconosciuto in patria.

Aneddoti curiosi o simpatici relativi alla vostra esperienza di editori, a qualche romanzo o scrittore?

Io (Sara, ndr) e Leonardo siamo anche sposati… Pensate che delirio gestire la casa editrice! E ci siamo sposati lo stesso anno in cui abbiamo avviato le pubblicazioni, a distanza di tre mesi!

In che modo vi sentite “diversi” dagli altri editori e cosa vi contraddistingue nel panorama editoriale?

Forse a distinguerci è l’approccio ai lettori con cui abbiamo sempre cercato un dialogo diretto (non solo attraverso i social) e questo modo che abbiamo di fare editoria scendendo in prima linea e studiando il Paese che abbiamo scelto di raccontare da vicino, personalmente. E poi ci piace sondare il nuovo senza timori che non venda, affrontiamo tematiche molto scomode che tendono a spiazzare chi è abituato a vedere l’America in un certo modo. Nei metodi siamo editori vecchio stampo che però guardano coraggiosamente al futuro, diciamo così.

Come comunicate e mantenete le relazioni con i lettori (fiere, eventi, social media, e-commerce)?

Le fiere sono il nostro teatro preferito: è lì che riusciamo a incontrare chi ci legge e a farci un’idea di come veniamo percepiti, se siamo capiti. Ci piace parlare faccia a faccia con la gente. Quando possibile organizziamo tour di autori (non facile per una casa editrice piccola come la nostra) e presentazioni in librerie e locali. I social li usiamo come vecchietti, ma ci difendiamo. Abbiamo un podcast, Black Coffee Sounds Good, curato da Marta Ciccolari Micaldi, alias la McMusa. Siamo stati i primi editori indipendenti a idearne uno.

Vi appoggiate a studi/consulenti esterni per alcune fasi della vostra produzione/promozione?

A parte stampa e distribuzione, facciamo tutto da soli, tranne in rare eccezioni quando affidiamo dei testi a traduttori esterni.

Avete un rapporto diretto con le librerie o vi appoggiate a un distributore?

Siamo distribuiti da ALI.

Come vedete il futuro dell’editoria e, in particolare, degli editori indipendenti? E il vostro futuro?

Possiamo parlare del nostro futuro, perché quello dell’editoria in generale è in fase di totale metamorfosi e non è dato sapere cosa accadrà. Noi sappiamo solo che abbiamo la testa piena di idee e siamo sopravvissuti al lockdown – non solo, nel 2020 abbiamo ampliato il catalogo offrendo uno spettro di opere che copre tutte le forme letterarie.

Quest’anno abbiamo vinto il Premio Nazionale per la Traduzione e aiutato molti traduttori a credere in questo mestiere, quindi probabilmente daremo più importanza a questo aspetto della nostra professionalità nei prossimi anni. Siamo indipendenti e indipendenti resteremo, e una cosa è certa, non mentiremo mai ai nostri lettori, non propineremo loro contenuti superficiali perché li rispettiamo, e continueremo a offrirgli opere di qualità che li aiutino a formarsi un’idea più chiara del Nord America oggi.

I tre romanzi della Box 10 dedicata a Edizioni Black Coffee (raccontati dall’editore)

I romanzi scelti per la Box 10 sono un’ottima sintesi della proposta di Edizioni Black Coffee perché tutti e tre sono firmati da autori emergenti con uno sguardo “obliquo” su certe tematiche prettamente americane e le loro ambientazioni spaziano dall’Ovest al Sud (Loskutoff scrive del Montana, Durkee del Mississippi e Kleeman della California).

Due di questi romanzi, Ruthie Fear e Qualcosa di nuovo sotto il sole, immaginano un futuro non troppo lontano in cui gli effetti del cambiamento climatico, tema che ci sta molto a cuore, iniziano a palesarsi sgretolando la cornice paesaggistica che il lettore italiano lega istintivamente all’immaginario americano. Entrambi i romanzi immaginano possibili reazioni di fronte a cambiamenti inevitabili, aprendo alla riflessione.

Last Taxi Driver è invece un romanzo intriso di umorismo nero, una storia che strappa continuamente una risata e allo stesso tempo lascia intravedere i problemi legati al Sud degli Stati Uniti attraverso gli occhi di un personaggio che di umanità ne vede tanta: un tassista.

Ruthie Fear – Maxim Loskutoff
Leonardo e Sara hanno letto la prima raccolta di racconti di Loskutoff, Come West and See, ormai cinque anni fa in Colorado, durante un viaggio di ricerca di nuovi talenti. I racconti erano molto particolari (il primo parlava di un uomo che si innamorava di un orso!), forse troppo per una casa editrice appena nata. A distanza di qualche anno però l’autore ha pubblicato un romanzo, una storia altrettanto particolare che Sara e Leonardo hanno deciso di pubblicare in nome dell’intuizione avuta in Colorado, intuizione che si è rivelata corretta a giudicare dall’accoglienza che gli hanno riservato i lettori! 

Last Taxi Driver – Lee Durkee
Lee è l’autore più folle con cui abbiamo avuto a che fare. Classico underdog del panorama editoriale, assiduo frequentatore di bar e patito di UFO, Lee era in piena crisi, non pubblicava più da anni. Il suo romanzo ci è capitato fra le mani quasi per caso e Sara ha subito notato una somiglianza con la scrittura del grande Denis Johnson (quel modo che aveva di trovare luce nel buio), il suo senso dell’umorismo, la capacità che aveva di calare il lettore totalmente nella scena.

Sembrava di essere sul taxi con lui. Quando abbiamo mostrato interesse per il libro, Lee quasi non ci credeva. Ci scrisse che essere pubblicato in Italia era il suo sogno e che ci era molto grato. Durante il lockdown facevamo presentazioni da remoto e Lee si collegò con la libreria dalla sua cucina e ci raccontò il suo romanzo con uno sfondo di padelle e lattine di birra vuote che ce l’ha fatto amare ancora di più.

Qualcosa di nuovo sotto il sole – Alexandra Kleeman
Alexandra è la nostra madrina. Il corpo che vuoi è stato il primo romanzo che abbiamo pubblicato e non era scontato che una promessa del mondo letterario come lei (paragonata in patria a nientedimeno che Don DeLillo) desse fiducia a una casa editrice che ancora non aveva nulla da mostrarle. Nel tempo siamo diventati grandi amici e ci siamo più volte incontrati in America viaggiando insieme nei paesaggi che descriveva nei suoi libri. Alexandra ci ha affidato anche la sua raccolta di racconti, Intuizioni, e il nuovo romanzo Qualcosa di nuovo sotto il sole, che avete fra le mani, e pubblicarla per noi è motivo di grande orgoglio.

Ho scelto questo libro perché…

Abbiamo chiesto a tre diverse librerie di spiegarci perché hanno selezionato questi romanzi per la Box 10 di Romanzi.it che abbiamo chiamato Born in the USA ed è dedicata a Edizioni Black Coffee.

Libreria Tralerighe – Conegliano (TV)
Riccardo Huster su LAST TAXI DRIVER

Una miscela esplosiva, non di rado comica, ai limiti del grottesco, che ben si riflette nelle illuminazioni della voce narrante, molto ricca e colorita, di Lou. Last Taxi Driver risulta essere la narrazione di uno degli ultimi tassisti di Gentry, in un momento in cui la concorrenza di Uber si sta affacciando minacciosa anche sul delta del Mississippi. 
Last Taxi Driver è una storia che si costruisce passo dopo passo nel corso del romanzo, divertendo, appassionando, commuovendo, lasciando l’amaro in bocca. Il consiglio, in conclusione, non può essere altro che quello di saltare a bordo e di inseguire quel taxi, quel tassista.

Libreria Risvolti – Roma
Barbara Facchini su RUTHIE FEAR

Ruthie Fear, romanzo d’esordio di Maxim Loskutoff, è un rude e realistico ritratto della comunità rurale del Montana; la giovane protagonista Ruthie si trova a dover sopravvivere in un ambiente violento e ci riesce trovando in sé la capacità di guardare al mondo animale come un mondo magico e salvifico. Ringraziamo la casa editrice Black Coffee per il lavoro che sta facendo e per le ottime traduzioni.

Libreria UBIK – Castelfranco Veneto (TV)
Clara Abatangelo su QUALCOSA DI NUOVO SOTTO IL SOLE

In questo romanzo il distopico si fonde con la realtà tanto da non riuscire più a riconoscere cosa è vero e cosa è verosimile. Alexandra Kleeman immagina un futuro incredibilmente realistico dove persino l’acqua è sintetica e dove i rapporti tra le persone sono fragili proprio come l’ambiente che li circonda. Un romanzo che non lascia spazio alla speranza ma mette tutti di fronte alla responsabilità di aprire gli occhi e agire per cambiare le cose.

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Nicola Piccoli

Appassionato di narrativa, soprattutto americana, saggi storici, cinema, musica e sport. Tra i miei scrittori preferiti Hemingway, Steinbeck, Fante, Carver, Vonnegut, Capote, Ellroy, Richler. Sono cofondatore di Romanzi.it in cui mi occupo di comunicazione e ufficio stampa.

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